Storia della 106 del nostro socio N° 90 Luca Moretti

Cominciamo con il dire che qualsiasi veicolo (molto pochi) che abbia comprato nella mia vita, che sia macchina o moto, mi ha sempre fatto scattare qualcosa dentro che mi ha fatto pensare “voglio proprio lei, quel modello in particolare”. Non sono mai stato il tipo che quando deve comprare qualcosa apre i portali online e comincia a scarrellare annunci di ogni tipo in cerca di ispirazione ma anzi ho sempre avuto le idee ben chiare su che mezzi acquistare.
Il punto è che nel caso della 106, le idee erano già cristalline da parecchi anni, diciamo dai tempi delle scuole medie, il fatto di essere cresciuto a contatto con parenti rallysti non ha fatto altro che aiutare ad alimentare questa mia “fissa” per la piccola francesina.

Ricordo ancora, con una precisione disarmante, quel pomeriggio dove, dopo scuola, pedalavo in giro per il mio paese con la bmx (avró avuto 11, 12 anni massimo) in compagnia di un amico, ad un certo punto parcheggiato davanti all’oratorio noto una Peugeot 106 Rallye (credo fosse stato un 8v) blu santorini, con cerchi speedline 2011 dorati, guardai il mio amico e gli dissi “questa è la macchina che prenderó ai 18 anni, la voglio esattamente uguale a questa: blu, con gli adesivi ed i cerchi dorati!”.

Ora, non so se sia molto normale per un “bocia” di quell’età, avere le idee così chiare sulla macchina da acquistare una volta maggiorenne, ma vi posso garantire che da quel momento in poi quando mi immaginavo in giro appena fatta la patente, nella mia testa mi vedevo solo a bordo di una 106 Rallye.

Nel frattempo passa qualche anno e i fatidici “18” si fanno sempre più vicini, ricordo che verso i 17 anni, tornato a casa dalle superiori, ogni tanto aprivo il vecchio forum RSC, e mi mettevo a leggere tutte le discussioni sulle 106 degli utenti, imparando già un sacco di cose sulla piccola Peugeot.

Oramai la scimmia era salita alle stelle, tanto che pur di avere un 106 non ci pensai due volte a vendere il mio amato 125 da enduro per potermela comprare, anche solo una 1.1 sport da usare il primo anno da neopatentato, con l’intenzione poi di cambiarla successivamente con una rallye.
Alla fine dopo averci riflettuto un po’ su, decisi di stringere i denti ancora per un annetto (tempo di far scadere il limite peso/potenza) e comprare direttamente un 1.6, decisamente più soddisfacente!
Cominciai così a girare per un annetto con l’auto di mia madre, nel frattempo ogni santo giorno era un appuntamento fisso con gli annunci online per vedere se avevano caricato qualche 106 abbordabile nelle vicinanze, dopo averne scartate un po’ una mattina finalmente vedo l’annuncio che fa al caso mio: subito nella mia testa esclamo “è lei! Me lo sento, questa è quella giusta”.
Si trattava di un 1.6 8v bianco, fermo da un paio di anni, completamente originale, unica proprietaria una ragazza che oramai non la usava più e la stava svendendo, chiamo immediatamente e fisso un appuntamento.
Il pomeriggio stesso la vado a vedere per conto mio, ci diamo appuntamento in un parcheggio fuori da un centro commerciale, arrivo prima io e mi siedo 5 minuti ad aspettare, quando la vidi arrivare era sporca, un po’ trascurata e bisognosa di una lucidata, senza gli adesivi ma sostanzialmente in ordine, inutile dire che nonostante tutto ció avevo un sorriso a 32 denti nel vederla.


Torno una settimana dopo per portarla a casa insieme a mio zio (profondo conoscitore di questo tipo di auto) e datami la sua benedizione, ci dirigiamo verso casa a bordo della rallyena.
Inutile dire che ero il ragazzo più felice del mondo in quel momento, finalmente il mio piccolo enorme sogno si era realizzato. Ricordo che passai tutta la sera a guardarla, incredulo di averla finalmente in garage!

Nel frattempo gli anni passano veloci (ben 9, dal giorno in cui la acquistai), le cose cambiano, ma la piccola 106 è ancora qua con me, non le ho mai risparmiato niente in questi anni di utilizzo, ma al contempo l’ho sempre tenuta in ordine meglio che potevo, d’altro canto quando una cosa la desideri così intensamente diventa anche difficile trascurarla. L’auto in questi anni è rimasta tutta originale come quando la presi (ebbene si, sembrerà strano ma esistono anche ragazzi senza la smania di elaborare, spesso inutilmente a mio parere, qualsiasi veicolo che possiedono, ed io sono uno di quelli: me la sono sempre goduta così com’è nata, non c’è un vero motivo, a me piace così e basta), le uniche licenze che mi sono concesso in questi anni sono solo quattro cerchi e un assetto (tutt’ora presente).

 

Questo ci riporta ai giorni nostri, la piccola 106 è diventata ora la mia seconda auto, le ho dedicato nel 2021 un mini restauro (meritato, dopo parecchi anni di utilizzo come unica auto), ovviamente non è perfetta, però ne sono comunque orgoglioso e tornassi indietro la ricomprerei altre mille volte, adesso aspettiamo solo la fine del letargo invernale per ricominciare di nuovo a macinare km insieme.

Scusatemi se mi sono dilungato, ma spero che da questo racconto possa trasparire tutta la mia passione per questo pezzo di ferro con quattro ruote e un motore, a forma di Peugeot 106!!!

Luca, Socio n° 90 106Rallye.it CLUB ITALIA